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Il censimento dell’abbandono nasce come parte integrante della ricerca finanziata dalla Comunità Europea sulla percezione della sicurezza nelle città medio piccole italiane.

La ricerca evidenzia come la percezione della sicurezza dipenda sia dall’influenza di aspetti comportamentali, sia dalle caratteristiche della struttura demografica e dell’urbanizzazione.

Il censimento dell’abbandono si colloca come strumento di analisi dello stato di fatto dei luoghi finalizzato ad individuare e a descrivere le situazioni più critiche rispetto al quadro generale di tutto il Comune di Mantova.

Il censimento è stato realizzato in due fasi successive: la prima realizzata dagli studenti del Laboratorio Tematico Opzionale di “Fare Paesaggio” A.A. 2013-2014 del Politecnico di Milano Sede di Mantova, e la seconda fase è stata realizzata dal nostro gruppo di ricerca della Fondazione Politecnico di Milano.

La prima fase è servita come presa di coscienza dello stato generale del territorio comunale grazie ad una prima mappatura dei luoghi abbandonati e alla raccolta di materiale fotografico.

Assumendo come base questo primo rilievo sono stati effettuati altri sopralluoghi per verificare la corrispondenza dei dati raccolti con il livello delle criticità delle situazioni di abbandono e con la percezione della sicurezza da parte della popolazione tramite questionari e incontri pubblici.

L’elemento fondamentale emerso è che la percezione della sicurezza cambia in base alle caratteristiche del luogo in cui ci troviamo e che l’individuazione dei luoghi abbandonati, degradati o poco curati, ci permette di circoscrivere quelle aree in cui il nostro comportamento è più influenzato dal loro aspetto. Da queste considerazioni ne è derivata la necessità di mappare i luoghi abbandonati e di descriverli tramite l’attribuzione di un determinato “valore di degrado”, in relazione alle caratteristiche intrinseche del luogo stesso, come la posizione, le caratteristiche formali, la sua storia, la sua natura e la sua destinazione funzionale originaria.

I dati finali riguardanti la quantità di aree interessate all’abbandono e al degrado, posiziona Mantova all’interno dell’attuale situazione delle città medio piccole in Italia.

Nel caso di Mantova, le dinamiche di abbandono e di degrado non sono paragonabili per quantità a quelle delle città di grandi dimensioni, ma il rischio di marginalizzazione dei comuni medio- piccoli-soprattutto non è da sottovalutare se fenomeni quali il degrado e l’abbandono mettono in crisi le potenzialità di un sistema insediativo la cui ricchezza consiste nel suo patrimonio storico, culturale e nella qualità del suo territorio.

All’interno di una provincia che ha un tasso di delittuosità minore rispetto alla media di quello italiano, prendere coscienza delle criticità esistenti significa considerare questi sistemi insediativi come patrimonio unico ereditato dal passato e, oggi, un bene comune da riscoprire e da valorizzare.

Il censimento da noi proposto non è da considerarsi come un’analisi giunta al termine, ma al contrario come un quadro conoscitivo aperto a successive integrazioni da parte di chiunque sia a conoscenza di cambiamenti e nuove informazioni. In questo senso, il censimento dell’abbandono può essere utilizzato come uno strumento attivo, un esempio di descrizione delle potenzialità e delle criticità non solo delle città medio-piccole.

 

 

 

Il censimento dell'abbandono è inoltre trattato nella pubblicazione "Urbanità e sicurezza", nella collana "La città e l'altra città" diretta da Pasquale Persico e Maria Cristina Treu.

 

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